venerdì 18 marzo 2011

24 Grana live @Magnolia Milano 17 marzo 2011








































24 Grana live @Magnolia Milano 17 marzo 2011

è da tanto che ascolto i 24 Grana, ma non ero ancora mai stata ad un loro concerto. finalmente arriva il 17 marzo, e finalmente posso andare a sentirli!

la serata inizia in modo "simpatico" con i carabinieri che mi fermano dopo che ho parcheggiato, per aver attraversato la strada a piedi in un punto pericoloso... già che ci sono chiedo loro se l'auto sia in sosta in un luogo consentito, non si sa mai! li ritrovo poco più avanti, vicino all'ingresso del locale, fermano praticamente tutti. 

è la prima volta in cui metto piede dentro al Magnolia, mi piace! la serata è decisamente fresca, inizialmente pioviggina, poi ad un certo punto piove più intensamente, penso che in una tiepida sera di inizio estate sarebbe di sicuro più bello.

il gruppo spalla si sta già esibendo, resto fuori a fare due chiacchiere, ma appena finisce prendo posto sotto al palco per vedere e sentire da vicino.
l'atmosfera è allegra, un po' di attesa e il 24 Grana fanno il loro ingresso sul palco, mentre in sottofondo c'è ancora la musica del locale. Francesco saluta tutti ("Ciao Milano, noi siamo i 24 Grana e siamo sulla stessa barca"), fa un cenno a Renato e il concerto inizia.

l'acustica del locale non è il massimo, ma io sono talmente felice di essere lì che quasi ho le lacrime agli occhi! sono in prima fila, posizione quasi centrale, vedo tutti gli strumenti perfettamente, a parte la batteria, che si trova dietro a Francesco e non è molto illuminata dai riflettori.
Francesco ha l'aria felice, sorride, canta, suona e salta.
Giuseppe alla chitarra, prima giacca di pelle e poi maglietta dei Joy Division, suona ispiratissimo, mi trasmette la sensazione di amare le chitarre che tiene in mano e la musica che fa uscire dalle corde.
al basso c'è Alessandro, si gira spesso verso Francesco e verso Renato alla batteria, che non ho praticamente mai visto.

noto particolarmente gli arrangiamenti delle chitarre che danno un tocco in più a tutti i brani (ho il vizio di non staccare gli occhi dalle mani dei chitarristi per intere canzoni).
in scaletta ci sono molti brani dell'album nuovo "La stessa barca", che dopo aver sentito live ho apprezzato ancora di più, e tanti brani del passato...
iniziano con Malevera, seguita da Introdub, La Costanza e Kanzone su Londra, che emozione! tra le varie dell'album nuovo suonano anche Turnamme a casa, Germogli di inverno e Stop!, che apprezzo molto.

delirio sotto al palco al primo accordo di Vesto sempre uguale, al termine della quale Francesco, che durante tutto il concerto si rivolge a noi, annuncia che sta per fare la loro canzone relax, per calmarci tutti: Stai ma cca. non riesco più nemmeno a pensare a quale canzone vorrei ancora sentire, la loro scelta mi soddisfa in pieno!
breve intervallo, acclamazione da parte di tutti e gran chiusura di concerto con Canto pè nun suffrì.

il mio primo pensiero è che vorrei che ricominciasse tutto da capo e tutto nello stesso identico modo.

resto ferma vicino al palco, tiro fuori i libretti dei cd dalla mia borsa, mi avvicino a uno dei buttafuori, quasi temo mi voglia picchiare e resto lì tranquilla. sono fortunata, un ragazzo esce dalla zona camerini per chiamare qualcuno e gli affido penna e libretti, in un attimo di incoscienza.
dopo 10 minuti non copaiono né il libretti, né il ragazzo e penso di averli ormai persi... e invece compare Francesco, che mi dice "Ma perché aspetti lì!? Vieni!". faccio due battute sul buttafuori che a quel punto mi fa passare.

Francesco è, come mi era stato raccontato, tranquillissimo, gli piace parlare con la gente, scherziamo su un po' di cose, facciamo foto, firme sui libretti e poi mi fa un sacco di raccomandazioni per tornare a casa, dicendomi di andare piano e di fare attenzione alla strada, mi chiede se ho bevuto... dopo essersi assicurati che la situazione sia sotto controllo ci salutiamo.

torno alla mia auto contentissima, senza preoccuparmi delle poche ore che mi restano per dormire prima di un ordinario venerdì.

p.s.: Francesco beve acqua!